Si è appena chiusa la prima parte della stagione 2021/22. In attesa del nuovo anno, abbiamo fatto due chiacchiere con Sandro Pugliese, responsabile del settore giovanile nonché capo allenatore della C Gold e dell’Under19. L’annata che stiamo vivendo ha segnato il ritorno in campo di molte squadre di Milano3, in particolare le prime categorie delle giovanili ed il minibasket, che sono ripartiti con una buona affluenza e tanta volontà di tornare a giocare.
Coach Pugliese ha voluto soffermarsi sulla crescita dei suoi giocatori in C Gold, sullo sviluppo dei talenti più giovani attraverso duro lavoro e dedizione tra le mura del PalaBasiglio, e sulla risposta che i ragazzi, anche i più piccoli, hanno dato a questo momento di difficoltà, iscrivendosi a grandi numeri già a partire dal microbasket.
Iniziamo dalla prima squadra, che è quarta nel suo girone ed ha mostrato non solo un certo senso di collettività, ma anche una crescita importante in alcuni singoli.
“Vero, siamo sicuramente cresciuti rispetto all’inizio dell’anno e ad alcune di quelle che erano le aspettative. Ed è stata una grande soddisfazione vederli fare quel salto di qualità. Faccio tre esempi per tutti: Fabio Bonora, che ha reso il suo atletismo una costante minaccia per gli avversari mettendo insieme statistiche davvero abnormi (incredibile l’ultimo match con 25 punti e 27 rimbalzi, nda) , o Matteo Mori, che pur con un altezza non consona al ruolo di pivot è riuscito a trasformare le sue debolezze in punti di forza. O ancora Marco Colombo, che è tornato a ricoprire praticamente tutti i ruoli sul campo riuscendo non solo a giocar bene individualmente, ma ancora di più infondendo una grande sicurezza a tutti i compagni. Siamo cresciuti come squadra, anche quando giochiamo male si vede che siamo uniti. Per il futuro, mi piacerebbe che sviluppassimo la capacità di lasciarci alle spalle gli errori, tenendo ben presente che nel nostro sport subito dopo un errore c’è subito la possibilità di fare qualcosa di buono. Più maturità per coniugare esuberanza e razionalità, per giocare una buona partita indipendentemente dalle statistiche. Detto ciò, sono contento dei risultati ottenuti fino ad ora. Continueremo a puntare in alto, ad essere competitivi, è la nostra natura. Semplicemente partecipare non ci interessa”.
Passiamo al settore giovanile, il fulcro della crescita e dello sviluppo di nuovi giocatori. A fronte di un lungo periodo di stop, come ti sono sembrati questi primi mesi?
“Siamo contenti che l’attività sia ripresa in modo costante e che i ragazzi abbiano deciso di tornare a giocare. Essere stati fermi per un tempo così lungo, soprattutto dall’agonismo, è un problema di cui essere consci. Bisogna essere in grado di recuperare quel tempo con una certa rapidità, ma senza bruciare le tappe. Anche i ragazzi mi sono sembrati abbastanza consapevoli, e siamo soddisfatti di come si stanno comportando in allenamento e sul campo. Le due squadre che partecipano ai campionati d’eccellenza, Under15 e Under19, stanno portando a buoni risultati. Anche i gruppi più piccoli stanno lavorando bene e non solo per i risultati in classifica. Siamo inoltre felici di essere riusciti ad avviare il progetto del Milano3 LAB con Marco Colombo a gestire la parte tecnica e Nicola Bertoglio quella fisica, che mette in atto un lavoro tecnico più puntiglioso allo scopo di creare giocatori che consentano il ricambio generazionale con la prima squadra. Viste le loro competenze è ancora più bello e affascinante che siano proprio loro a costruire i giocatori del nostro futuro che diventeranno i loro compagni di squadra. L’obiettivo per il 2022 rimane colmare ulteriormente il gap dovuto alla sospensione dell’ultimo anno e mezzo, così da fare in modo che la stagione 2022-23 sia la più normale possibile anche dal punto di vista tecnico”.
Il minibasket ha avuto un numero di iscritti per certi versi sorprendente. Raccontaci cosa è successo in questo 2021.
“Non possiamo che essere contenti, c’è stata una grande risposta dalle classi più piccole. Dal microbasket alla terza elementare, si sono iscritti tantissimi ragazzi, non ne abbiamo avuti così tanti neanche nei momenti più floridi del passato. Il lavoro che stanno svolgendo i nostri istruttori è davvero importante guidati da Marco Villa. L’obiettivo è rimpolpare le categorie dove i ragazzi sono di meno, in vista della futura entrata nel settore giovanile visto che sono i gruppi dei bimbi un po’ più grandi, ma soprattutto far appassionare alla grande il centinaio di bimbi che gioca con noi sapendo che uniti ai 60 della Cestistica Assago abbiamo un bel bacino d’utenza su cui contare. Venendo al campo, spero che adesso questo piccolo assaggio di inizio dei campionati che abbiamo avuto nel mese di dicembre possa diventare una piacevole abitudine che li avvicini maggiormente al concetto di sport di squadra, all’emozione e la voglia di scendere in campo”.
Gabriele Melina