In vista della ripresa del campionato Under16 Regionale, abbiamo intervistato coach Luca Rustioni per conoscere meglio i ragazzi. La squadra riunisce giovani provenienti da due categorie diverse, creando un unico gruppo che disputa, appunto, il campionato regionale.
Il debutto stagionale è in programma domani mattina contro Tumminelli.
Quali sono i punti forti di questo gruppo, e su cosa credi sia necessario lavorare ulteriormente?
“Questa squadra è formata da ragazzi classe 2006 e 2007, è quindi un insieme di ragazzi provenienti da due gruppi d’allenamento diversi. Di conseguenza, ci sarà da lavorare principalmente sulla coesione e sul gioco di squadra”.
Quale filosofia applichi, in quanto allenatore, a questa tipologia di campionato?
“La mia filosofia è che il gioco debba crescere nella sua complessità con il salire dell’età dei ragazzi e l’avanzamento nel settore giovanile. Più grandi si diventa, maggiore sforzo nel comprendere il gioco viene richiesto”.
In base alla tua esperienza, cosa credi faccia maggiormente la differenza, sul campo, a questa età?
“A fare una grande differenza sono poi le stesse qualità che rivediamo nella pallacanestro dei ‘grandi’. Tecnica, fisicità, atletismo, tattica. Nei ragazzi, però, spicca probabilmente quella componente più astratta che è un mix di cuore, volontà, agonismo”.
Quale aspetto cerchi di valorizzare maggiormente nei ragazzi?
“Cerchiamo sempre di migliorare come singoli e come squadra, sotto ogni aspetto del gioco. Questo è ciò che cerchiamo di valorizzare e coltivare, dato che vedere un miglioramento nei ragazzi, di qualsiasi tipo esso sia, è sempre una grande soddisfazione”.
Che importanza dai a questo gruppo nel percorso di crescita giovanile dei ragazzi?
“Credo sia un buon campo di pratica per lavorare, ed iniziare già a sviluppare, determinate caratteristiche che in previsione futura risulteranno utili e necessarie. Una di queste, come detto in precedenza, è l’intesa di squadra”.
Come gestisci le rotazioni: hai un piano partita standard, oppure calibri il tutto in base a cosa noti sul campo?
“Non utilizzo una rotazione fissa, decido come organizzare la mia squadra in base a che avversario dobbiamo affrontare”.
Gabriele Melina