La scintilla – Sembrerà strano per un giocatore che sta su un campo da basket da così tanto tempo, ma non è iniziato subito l’amore per il basket: “Mi sono avvicinato al mondo della pallacanestro grazie ai miei genitori che a 6 anni mi hanno portato in una palestra del mio paese. All’inizio non scocca la scintilla, ma poi comincio ad amarla e a conviverci in maniera morbosa, ovviamente in senso positivo”.
Le origini non si scordano – Giuseppe ha vissuto tutta la sua gioventù a Porto Empedocle, 1508 kilometri da Basiglio, il suo tifo giustamente è rimasto laddove è cresciuto: “Le mie squadre del cuore sono il Basket Empedocle, con cui ho vinto uno scudetto Under 21 nel 2009 e la Fortitudo Agrigento in cui ho giocato per tanti anni fino alla conquista della serie B (è la squadra che ora milita in A2, ndr)”.
I suoi idoli, in TV e in carne ed ossa – La passione per lo sport al Sud è tutta un’altra cosa, molto iù genuina e “caliente”: “Da piccolo guardavo poco basket in tv. Infatti i miei idoli sono stati i giocatori della C1 del Basket Empedocle come i fratelli Strazzera, Albana, Vasile, gente che infiammava i palazzetti siciliani. Crescendo e apprezzando il mondo NBA, ho avuto come modelli, Micheal Jordan a parte, Tracy McGrady, Manu Ginobili e Tim Duncan: un mix di talento e sacrificio”.
Il numero di maglia – La scelta di Giocondo è particolare, ormai indossa il 6 da tanti a Milano3, anche se in realtà è il 19 il numero che sente più suo: “Il numero 6 è una scelta piuttosto casuale. Il mio numero è sempre stato il 19 che però ho trovato occupato allo Sporting Milano3 (lo aveva il pivot Guido Soresina, ndr). Non ho particolarmente attaccamento ai numeri, anche se ormai da tanti anni indosso il 6 e mi ci sto affezionando”.
La scelta di vita – In Sicilia Giuseppe Giocondo era una vera e propria star a livello giovanile, tantissimi giornali ne parlavano come di un talento in rampa di lancio, ma “Peppe” ha scelto di diventare un uomo ben presto e di non giocare al fare il giocatore: “In realtà ho avuto la possibilità di giocare a livello professionistico, sia per la squadra della mia città (Agrigento), sia un po’ in giro per l’Italia, ma alla fine ho scelto una strada diversa che mi ha permesso di conciliare la mia passione con la possibilità di costruirmi un futuro solido”.
Il legame con il Milano3 Basket – L’arrivo di Giocondo in biancorosso è datato 2009-2010, ma il primo incontro è di un paio di anni prima: “Il Milano3 Basket era nel mio destino, visto che l’avevo incontrata proprio nel cammino verso lo scudetto Under21. Dopo qualche anno ho avuto la possibilità di giocarci e considerati i nove lunghi anni trascorsi con questi colori direi che mi sono trovato discretamente bene (ride ndr)”.
Lorenzo Lubrano