Quinta puntata dedicata ai giocatori della prima squadra con “The Players’ Corner”. Questa volta è il turno di Andrea Bassani, uno dei nuovi acquisti di questa stagione in maglia Sporting Milano3, ma già punto di riferimento sotto canestro dei biancorossi
Da una famiglia di cestisti – I geni per giocare a basket li aveva già in casa il nostro Andrea Bassani: “Mi sono avvicinato a questo sport grazie ai miei genitori, entrambi hanno giocatori di pallacanestro. Mio papà di più rispetto che a mia mamma, infatti lui ha calcato il parquet addirittura fino a 36 anni. Ho cominciato a giocare a basket fin dalla 1^ elementare, ma non sono mica stato obbligato e ho praticato anche altri sport come il nuoto, ma ho capito che gli sport individuali non fanno per me. Ho provato come tutti i ragazzini a giocare anche a calcio visto che è lo sport nazionale, ma la passione per il basket ha prevalso e quindi ho fatto questa scelta che non rimpiango assolutamente”.
Basket a 360 gradi – Il nostro “Bax” è un vero e proprio appassionato di pallacanestro in tutte le salse: “Si può dire che mi piacciano molti giocatori visto che guardo tanto basket giocato sia in Italia che in NBA. Negli anni delle giovanili a Milano un giocatore a cui mi sono “ispirato” è stato Mason Rocca che era un giocatore sotto taglia e anche io quando ho giocato in serie B ero così. Lui però si è sempre distinto per la sua grinta e questo mi ha colpito molto. Ovviamente cerco sempre di prendere più spunti possibili da giocatori diversi, perché ognuno ha una sua caratteristica particolare”.
Il numero di maglia – Il 12, proprio come Mason Rocca, anche se a dir la verità è più un segno del destino: “E’ stato il primo numero con cui ho giocato. Quando ho cominciato ha giocare da senior era libero e quindi l’ho sempre scelto. Nelle giovanili ho giocato con diversi numeri, poi il primo anno senior che è andato abbastanza bene avevo questo numero e da lì in poi sono sempre riuscito a tenerlo, tranne forse un anno. Non sono scaramantico, però, mi piace come numero e mi identifica”.
La passione in Serie A – Nato a cresciuto a Pescate, ma è l’Olimpia la squadra per cui fa il tifo: “La mia squadra del cuore è l’Armani Exchange Milano perché mio papà essendo di Milano è sempre stato un tifoso biancorosso e quindi non potevo che non essere anche io un tifoso dell’Olimpia”.
Studio e Sport, si può fare – Andrea si è laureato ed ha preso un dottorato al Politecnico di Milano, pur giocando sempre tra Serie B e C Gold. La dimostrazione che studio e sport possono tranquillamente andare di pari passo, anche se non ha mai pensato di fare il professionista: “Ad certo punto capisci qual’è il tuo livello. Fare il giocatore professionista in serie B di questi tempi, non è cosa che non puoi permetterti di fare perchè non è economicamente sostenibile. Ho sempre preferito studiare e lavorare. Poi devo dire che mi sarebbe sicuaramente piaciuto fare un’esperienza da professionista, ovvero allenarmi mattina e pomeriggio, durante il periodo dell’università perché ti può formare sia come persona, che come giocatore, ma questo comunque senza mollare gli studi che ti servono per tutta la vita”.
Il nuovo approdo – Quest’estate Bassani, terminata la carriera universitaria con il dottorato di ricerca, ha iniziato a lavorare all’Università di Piacenza. Da qui la scelta di continuare a giocare, ma ovviamente cambiando zona di riferimento: “Lo Sporting Milano3 rappresenta per me una sfida, o meglio una nuova occasione per mettersi in gioco. Per motivi lavoratovi ho dovuto lasciare Olginate dopo molti anni e non è stato facile, ma ringrazio la società del Milano3 Basket che mi ha dato fiducia. Ho trovato un bell’ambiente formato da un gruppo di amici e di gente affiatata che gioca da anni insieme. La mia sfida quindi è stata duplice perché ho cercato di portare il mio contributo e di inserirmi all’interno di un gruppo già ben consolidato. Sono contento di questa nuova avventura perché sono cresciuto come giocatore, ma spero anche di aver portato qualcosa di nuovo a questa squadra”.
Lorenzo Lubrano