Serie D, oggi la prima palla a due: l’intervista a coach Rustioni

Questa sera, ore 21.30, prenderà il via la Serie D per la Oscom Milano3. I basigliesi esordiranno sul campo del Rozzano Basket, in questa prima gara del girone E1.

Sarà coach Luca Rustioni a guidare in veste di capo allenatore la squadra composta dai soli 2003 e 2004 che giocano anche il campionato Under19 d’Eccellenza. A lui ci siamo rivolti per qualche dichiarazione circa la ripresa delle operazioni.

Attraverso la Serie D, i ragazzi hanno l’opportunità di fare esperienza con una pallacanestro diversa rispetto a quella giovanile. Quanto credi sia importante ciò nel loro percorso di crescita?
“Il campionato di Serie D unisce le due carriere dei ragazzi, quella senior e quella giovanile. E’ qui che l’agonismo, l’intelligenza cestistica, e la voglia di vincere, vengono messe in risalto. Nonostante il gruppo sia giovane e le partite vengano affrontate con le stesse modalità delle giovanili, quindi minore preparazione tattica, la Serie D è in grado di formare e preparare i ragazzi sotto vari aspetti, in primis quello caratteriale”.

Sei capo allenatore della serie D ed al contempo vice per gli Under19. Proprio perché il roster è lo stesso ma i campionati diversi, come cambia il tuo approccio nei confronti dei ragazzi?
“L’approccio non differisce molto, l’unica eventuale differenza è che nella Serie D si cerca di spronare di più i ragazzi ad essere sempre concentrati, a giocare d’intelligenza. Questo è uno dei motivi principali per cui giochiamo il campionato, quello di farli crescere mentalmente in quanto giocatori di pallacanestro”.

Ricollegandoci al discorso precedente, da un punto di vista mentale, quanto si cerca di sottolineare il “passaggio” ad un campionato senior e come percepiscono i ragazzi tale differenza?
“Si tratta di adattarsi ad un nuovo campionato, gli avversari, i campi, il metro arbitrale, son tutti diversi. Il nocciolo della questione sta nel mettersi in linea con nuove richieste e nuovi standard. Personalmente, ho notato che i ragazzi assimilano velocemente e con il passare del tempo sono in grado di calarsi bene in questo campionato. E’ come se, ad un certo punto, il loro cervello facesse “click”, e da lì in poi diventa tutto più naturale”.

In qualità di allenatore, quale sarà il tuo approccio e la tua mentalità in questa gara d’esordio?
“I ragazzi sono fondamentalmente alla prima esperienza con la Serie D, quindi, l’approccio è di dargli sin da subito l’imprinting necessario per affrontare il campionato”.

Hai già in mente degli obiettivi particolari per questa stagione, o è ancora troppo presto per i buoni propositi?
“Non abbiamo obiettivi particolari in termini di risultato. L’obiettivo per eccellenza è quello di farli crescere, di farli giocare da grandi contro i grandi. Una volta superato questo gradino, i risultati arriveranno”.

Gabriele Melina

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