Terminata la stagione 2023-24 abbiamo deciso di intervistare coach Sandro Pugliese ai microfoni del Milano3Basket.com. Diversi i temi trattati.
- Lo Zoccolo Duro: “ E’ stato molto d’aiuto non avere una squadra rivoluzionata, ma contare come sempre già su una formazione rodata . E’ una delle nostre caratteristiche e negli anni abbiamo sempre provato a fare dei piccoli inserimenti. E’ quello che abbiamo fatto questa stagione ed è quello che vorremo fare il prossimo anno. Ovviamente, come allenatore è un plus perchè lavoro con molta più tranquillità ad inizio stagione”.
- Il nuovo format: “ Sicuramente il livello del campionato è stato un po’ più basso perchè si sono unite la vecchia C1 e la vecchia C2. Questo, ovviamente ha fatto in modo che ci fossero 44 squadre e tra queste ce n’era qualcuna un po’ meno tecnica di noi. Credo che la chiave di partire bene fin da subito sia stata l’amalgama facile da trovare tra i ragazzi. Se il girone fosse di livello più alto sarebbe cambiato poco”.
- Il record delle 13 vittorie – Abbiamo fatto 13 vittorie consecutive ed è un dato incredibile perchè praticamente da metà ottobre a inizio febbraio non abbiamo mai perso una partita. Paradossalmente è difficile allenare una squadra che vince sempre, è più complesso far notare le cosa da migliorare alla squadra quando manca ancora tanto alla fine della stagione. La chiave è stata, paradossalmente, una partenza non troppo positiva con una sola vittoria e due sconfitte. Questo ha dato dato subito un campanello d’allarme ai nostri ragazzi che hanno capito che dovevamo giocare con una grinta ed atteggiamento diverso. Una volta sistemato tutto questo, le cose sono stati facile perchè l’esperienza ed il talento della squadra era alto. Una volta che abbiamo preso confidenza con le vittorie, posso dire che il famoso detto: “vincere aiuta a vincere” è stato messo in pratica”.
- Il capitolo infortuni – “Ovviamente gli infortuni fanno parte del gioco. E’ ovvio che non è mai facile gestirli perchè magari arrivano all’ultimo. La cosa che aiuta è avere una squadra con una forte dove può capitare che un giorno c’è un giocatore che magri gioca poco, ma si inserisce in un sistema ben rodato. Questa è una cosa che cui ha aiutato molto. L’amalgama del gruppo e i nostri under hanno fatto la differenza. Tutto questo ci ha permesso di superare i tanti infortuni subiti durante la stagione”.
- Play In: “Rispetto alla prima fase è stato un po’ diverso perché il livello era molto più alto, perchè abbiamo giocato contro le prime tre dell’altro girone. 4 vittorie e 2 sconfitte (una al supplementare) e l’altra di un solo punto allo scadere. Questo dimostra che avremmo potuto vincerle tutte e sei. Il carattere, la resilienza, il non mollare mai è stata una caratteristica della nostra seconda parte di stagione. Nel primo girone, le partite le abbiamo prese in mano fin da subito con 16 vittorie e solo 4 sconfitte. Non ci sono state rimonte clamorose, tranne che in qualche partita. Nella parte dei play in e playoff le cose sono cambiate e la squadra ha mostrato gran carattere”.
- Refuse to Lose: “E’ un concetto americano che la squadra ha messo in atto. Nel momento più difficile non si è crogiolata nel dolore, ma si è proprio rifiutata di perdere. Nelle due gare contro la Pall. Milano si è visto tutto questo, con la squadra che ha fatto due rimonte incredibili”.
- La serie con Lissone: “E’ un peccato che siamo usciti con Lissone, ma ci sta perchè è una squadra completa. Sono state tre partite molto strane, dove a vincere è stata la squadra in trasferta. Gara 1 non l’abbiamo praticamente giocata perchè abbiamo avuto 4/5 giocatori con problemi di falli ed ovviamente a questo livello la paghi. Anzi, siamo stati comunque bravi a giocarcela fino alla fine. In gara 2, abbiamo fatto una ripresa straordinaria mettendo in pratica di nuovo il concetto “refuse to lose” perchè a 13’ dalla fine eravamo a -15 e nessuno avrebbe scommesso su di noi. Non volevamo che la stagione finisse, ma poi abbiamo pagato tutto questo in gara 3. Lissone ha dovuto fare una super partita per batterci e questo mi lascia una punta d’orgoglio, anche se ovviamente un po’ di amarezza c’è”.
- Si riparte: “Ripartiamo dallo zoccolo duro, con l’innesto di un paio di novità che si dovranno integrare in un gruppo già ben rodato”.
Lorenzo Lubrano