A 10 anni di distanza ritorna al Milano3 Basket il nostro Giacomo Marcat, ma lo fa in una veste diversa. Da questa stagione sarà l’osteopata dei biancorossi. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui.
“Certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Faceva così quella canzone di Antonelli Venditti uscita ormai 30 anni fa. Proprio quando nasceva il nostro Giacomo Marcat e mai una frase sarebbe potuto calzare di più a pennello per la sua storia con il Milano3 Basket.
Giacomo ha giocato con noi fin da bambino, quando arrivo in biancorosso ai tempi dell’Under13. Il suo ingresso a Milano3 fu subito vincente e da protagonista, perchè i Massicci vinsero il titolo provinciale nel 2003.
Fu la prima di tante vittorie, perchè con quel gruppo vincemmo anche il titolo regionale Under18 Elite nel 2007 e il percorso delle giovanili si concluse con l’accesso alle Finali Nazionali Under21 nel 2009, dopo aver chiuso al secondo posto in Lombardia.
Giacomo giocò anche un paio di anni con la nostra prima squadra ai tempi della C Silver, prima di fermarsi con lo sport.
Aveva un sogno, quello di diventare osteopata. Un percorso di studi lungo e complicato, ma la sua missione è stata compiuta. Ora è tornato con un ruolo diverso, ma il legame con il Milano3 Basket è sempre fortissimo.
Si occuperà del fisico dei nostri ragazzi della Serie C Gold, ma sarà a disposizione tramite una convenzione per tutti i ragazzi del nostro settore giovanile e del settore minibasket, oltre che di tutte le famiglie biancorosse.
Per chiunque avesse bisogno lo potete contattare a questo indirizzo: info@giacomomarcat.it
In cosa consiste il tuo lavoro da osteopata?
“Consiste nel lavorare su tutti quei distretti corporei muscolo scheletrici che hanno ridotto la loro mobilità e quindi la loro funzione, questo a seguito di un trauma o di alterazioni posturali sviluppate nel tempo”.
Dove il tuo contributo da osteopata può essere fondamentale nei nostri ragazzi delle giovanili e del minibasket?
“In tutte quelle condizioni che alterano la corretta fisiologia articolare, riducendo la mobilità, ad esempio a seguito di un infortunio. Questo è fondamentale per aiutare l’atleta nella ripresa migliore possibile e nella miglior espressione del gesto atletico”.
Nascere e crescere al Milano3 Basket, cosa ti ha dato lo sport che hai portato nei tuoi studi e nella tua professione?
“Sicuramente la conoscenza del proprio corpo associata al movimento ed al gesto atletico, da qui la possibilità di consigliare a chi richiede il mio consulto la miglior strategia in ambito fisico da seguire dopo il trattamento”.
Che ricordi sportivi hai della tua esperienza nel settore giovanile?
“Condivisione dei tanti bellissimi e divertentissimi momenti tra noi atleti, specie nelle trasferte e naturalmente l’emozione di aver partecipato e vinto diverse importanti competizioni, anche a livello nazionale”.
Come stai vivendo questo tuo nuovo ruolo all’interno della prima squadra?
“Senz’altro come una grande responsabilità, ma altrettanto come gioia nel poter calcare, in altre vesti, quel campo che ha formato non solo il mio corpo, ma anche la mia mente”.