Il nuovo pivot dei biancorossi, unica novità del roster della stagione 2022-23 si è raccontato ai microfoni di Milano3basket.com
Sono ormai passati due mesi dall’inizio del campionato di Serie C Gold, sabato sul campo di Gorgonzola ha fatto la sua miglior prestazione con 16 punti segnati e ne abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere con Tyrell Tidey, ragazzo nato a Sidney nel 1999, reduce da una stagione in C Gold a Vieste in Puglia, cresciuto nelle giovanili di Fortitudo Bologna e Vis Ferrara, con un passaggio anche negli Stati Uniti ad Arizona Northern University.
Raccontaci per quale strano caso sei arrivato allo Sporting Milano3
“Certamente in modo particolare. Lavoro a Milano in centro in un negozio ed è entrato Carlo Filabelli pr comprare delle calze per suo nipote, mi ha visto così alto e grosso e mi ha chiesto se giocassi da qualche parte. Ho risposto che avevo giocato a Vieste in Serie C Gold e che ora lavorando a Milano stavo cercando una squadra dove poter giocare. Così abbiamo iniziato a conoscerci e parlare fino a firmare ufficialmente per il Milano3 Basket. Mi sono integrato subito molto bene con i miei compagni di squadra e con lo staff tecnico e quindi abbiamo deciso di chiudere la trattativa e sono davvero molto felice”.
Cosa conoscevi prima del campionato di C Gold Lombardo e che impressione hai avuto dopo queste prime partite?
“Ho sentito dire che il campionato lombardo è molto tosto, come quello pugliese anche se li ci sono tante giocatori stranieri che alzano il livello, ed infatti confermo che è così, ma sono riuscito ad inserirmi bene nel gruppo”.
Una squadra che, da anni, fa del suo “zoccolo duro” la sua forza
“E’ stato sicuramente un vantaggio. I miei compagni già quest’estate mi hanno aiutato subito per comprendere al meglio il sistema di gioco.”
In biancorosso giochi da pivot, ma ha dimostrato di poter essere un giocatore capace di muoversi molto in campo. Come interpreti questo ruolo?
“Non ho mai vissuto troppo il cosiddetto adattamento del ruolo del 4/5 perchè anche in America ho sempre giocato in questo ruolo di 4/5 che magari tirava da piazzato e correva dato il campo. Non ho visto tanto il cambiamento”.
Cosa ci può raccontare della tua esperienza oltreoceano?
“Qui in Italia c’è molta più logica, molto più ragionamento e tattica. In America è tutto diverso, ma c’è anche molta confusione. Piuttosto di fare uno schema si fa tanto 1vs1, ma se non ti riesce spesso poi vieni “panchinato””.
Dopo un paio di mesi cosa ci puoi dire delo Sporting Milano3 Basket?
“ Sono qui da pochi mesi, ma si respira un’aria familiare ed è una delle cose più belle in una squadra”.
Lorenzo Lubrano