Fabio Bonora, ala del 1997 dello Sporting Milano3 ha conquistato il riconoscimento di “Season MVP”, in questa stagione abbinato al nostro sponsor Ledica. Il numero 43 biancorosso ha sfiorato la “doppia doppia” con 10.6 punti, 9.9 rimbalzi in 27.8 minuti di gioco mettendo insieme 12.9 di valutazione.
Il Milano3Basket.com ha fatto due chiacchiere con il nostro “Bonny” per un commentare l’annata conclusa in Serie C Gold praticamente un mese fa in semifinale playoff
Complimenti per aver conquistato il titolo di “Season MVP”, partiamo da un tuo commento?
“Ricevere un riconoscimento del genere è indubbiamente una grande soddisfazione. Voglio ringraziare i miei compagni di squadra perché come dico sempre quello che conta è il gruppo e non il singolo. Se ho conquistato questo premio è anche merito loro che mi hanno permesso di giocare in questo modo”.
Un bilancio sulla stagione?
“E’ stata un’annata assolutamente positiva. Ad inizio stagione da quello che si sentiva dire pochi credevano che sarebbe stata una stagione di successo, ma con il duro lavoro in palestra siamo arrivati fino alla semifinale playoff contro la Virtus Lumezzane (squadra che ha conquistato la promozione in Serie B, ndr), giocandocela a testa alta. C’è il rammarico per qualche partita persa che avremmo potuto vincere, ad esempio in gara 1 contro la compagine bresciana quando eravamo sul +21. In una stagione così particolare con diverse partite ravvicinate, può succedere di perdere qualche punto per strada. Il bilancio è quindi molto positivo”.
A causa di diversi infortuni hai dovuto saltare qualche partita, quanto è stato difficile recuperare rispetto al solito visto i mesi di inattività?
“Non è stato difficile il recupero per i mesi di inattività, perché comunque durante lo stop ho continuato ad allenarmi dal punto di vista fisico. Il vero problema è stato conciliare il recupero con le diverse gare ravvicinate. Con qualche piccolo sacrificio sono riuscito a saltare alcune gare in meno rispetto al previsto”.
La partita che ricordi con maggiore piacere e quella che vorresti rigiocare del 2020-21?
“La gara che ricordo con più piacere è la vittoria ottenuta sul parquet di Gallarate, dove abbiamo disputato una grandissima prova di squadra. Invece, il match che vorrei assolutamente rigiocare è gara1 delle semifinali playoff di Serie C Gold contro la Virtus Lumezzane perché abbiamo giocato un’ottima partita, ma sul finale c’è mancata un po’ di lucidità. Abbiamo avuto l’opportunità di vincerla e questa è di per sé una soddisfazione, ma sarebbe bello appunto rigiocarla”.
Sei cresciuto nelle giovanili del Milano3 Basket, ora sei uno dei punti fermi della prima squadra. Come ti fa sentire questa cosa e che consigli ti senti di dare ai nostri ragazzi delle giovanili?
“Sono orgoglioso del percorso che ho fatto perché c’è voluto tanto allenamento e tanto miglioramento non solo dal punto di vista fisico e cestistico, ma in modo particolare a livello mentale. Se vuoi arrivare a certi livelli c’è bisogno di tanto lavoro, ma tutto dipende dalla mentalità”.
In quale aspetto sei maggiormente migliorato e invece in quali senti ancora di dover lavorare?
“Piano piano sto diventando un giocatore che può essere importante sotto più punti di vista. In attacco cerco di essere più completo con canestri anche da fuori, ed essere più impattante anche in difesa. Questo penso che sia la cosa nella quale mi sento più cresciuto. L’aspetto su cui devo lavorare è quello di essere più continuo all’interno di una singola partita”.