C Gold, Michael Iacono: “Da veterano cerco sempre di aiutare i più giovani”

Alle ore 18:00, lo Sporting Milano3 affronterà Busto Arsizio per il secondo match stagionale di C Gold. Dopo una sconfitta all’esordio contro Sette Laghi Gazzada, abbiamo raggiunto ed intervistato Michael Iacono, playmaker veterano della prima squadra, per qualche dichiarazione circa il suo ruolo all’interno della formazione allenata da coach Sandro Pugliese.

Sei il giocatore che vanta il maggior numero di stagioni consecutive con la prima squadra. Come ci si sente ad aver raggiunto questo traguardo?

“È un bel traguardo. Faccio parte della società da parecchi anni e mi trovo bene con tutti, dai compagni storici ai membri dello staff tecnico. Ormai mi sento a casa”.

Poter contare su un veterano è sempre un valore aggiunto per una squadra. Qual è il tuo rapporto con i compagni più giovani?

“Spero di poter dare una mano anche ai più giovani. Cerco sempre di rendermi utile dando qualche consiglio, sia tecnico che sull’atteggiamento da mantenere in campo. Mi auguro di essere utile agli altri come lo sono stati per me diversi veterani con cui ho giocato nel corso degli anni”.

Nelle ultime stagioni hai viaggiato a più di 30 minuti di media a gara. Come si gestisce nel corso della stagione, da un punto di vista fisico e mentale, un minutaggio del genere?

“L’aspetto più importante che mi ha consentito di sostenere questo minutaggio è che l’allenatore ha sempre creduto in me. Naturalmente io non vorrei mai dover uscire dal campo, anche se, con l’avanzare dell’età, il recupero post-partita diventa sempre più lungo”.

Ti sei conquistato minuto dopo minuto il ruolo che ad oggi ricopri in squadra. Qual è il consiglio per i ragazzi alle prime armi con la Serie C, o in generale per i giocatori che vedono meno minuti in campo?

“Il mio percorso è iniziato come riserva del playmaker in C2, per poi aumentare man mano il minutaggio e le responsabilità. I ragazzi più giovani devono continuare a lavorare bene in palestra e stare tranquilli che, facendo ciò, i risultati arriveranno, soprattutto nella nostra società”.

Per concludere, c’è un giocatore in particolare attorno al quale hai modellato il tuo gioco, o che hai ritenuto sufficientemente in gamba per replicarne qualche movimento?

“Sicuramente Sergio Rodriguez negli ultimi anni. Vedendolo dal vivo, ho realizzato quanto sia forte nonostante possieda un fisico “normale” per un cestista. E’ davvero piacevole osservare il suo gioco”.

Gabriele Melina

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