Si avvicina la data dell’incontro che il Milano3 Basket avrà con tutti i suoi tesserati e le loro famiglie domenica 14 maggio al PalaBasiglio e allora, per farvi conoscere di più chi siamo, abbiamo scelto di coinvolgere i nostri componenti del Consiglio Direttivo facendo loro alcune domande sulla nostra attività.
Oggi è il turno del Consigliere Andrea Rescia.
Hai vissuto tutto il tuo percorso a Milano3: il tuo primo bimbo del 1996 è entrato nel minibasket quasi vent’anni fa (ora vive a Parigi), l’altro del 2001 poco dopo ed è ormai alla sua 15esima stagione con noi. Com’è e com’è stato crescere da genitore vivendo questa avventura?
“Un percorso bellissimo e formativo non solo per i mei figli ma anche per me e tutta la nostra famiglia. Questa passione che ha coinciso nel tempo con, allenamenti, partite, trasferte, campus estivi, ritiri pre- campionato e tutto il contesto di contorno, ha da sempre scandito anche la nostra organizzazione quotidiana faceva e fa parte della vita di tutti i giorni come il lavoro, l’andare al cinema, in vacanza o stare con gli amici molti dei quali conosciuti nel tempo sui “parquet” di tutt’Italia. Quindi non solo è stata ed è tuttora una bellissima avventura ma fa parte integrante della nostra vita e del nostro modo di essere”
Quanto può essere importante per una famiglia l’ausilio dello sport nella propria crescita nel corso degli anni dalla fanciullezza all’adolescenza?
“Lo sport agonistico giovanile, praticato ad alti livelli, comporta scelte importanti, sacrifici, consapevolezza dei propri mezzi, rispetto degli altri, accettazione della sconfitta, orgoglio-felicità e celebrazione delle vittorie e degli obbiettivi raggiunti. Tutte cose che diventano ancor più significative quando condivise con i propri compagni di squadra. Sono peraltro i valori ed i concetti che con mia moglie abbiamo sempre cercato di trasmettere ai nostri figli perché sono gli stessi che dovremmo cercare di applicare a tutte le situazioni della vita per essere persone belle complete e soprattutto felici. Altro fondamentale aspetto che si porta dietro un’esperienza una pratica sportiva così intensa per anni è ovviamente l’incontro ed il rafforzamento dei legami affettivi con le persone che vivono questo percorso, tant’è che molte delle vere amicizie sia familiari che dei nostri figli, in diversi casi, continuano ancor oggi anche se per qualcuno l’attività sportiva nel frattempo si è interrotta”
Una delle forze del Milano3 Basket è stata quella di riuscire ad essere un punto di riferimento della zona sud di Milano. Oltre ai risultati, quali sono i punti di forza che hanno fatto in modo che diventasse così?
“Senza ombra di dubbio la capacità di programmazione, la competenza e la disponibilità delle persone che nel corso degli anni hanno lavorato e si sono impegnate nella e per la nostra associazione. Non parlo solo dello staff tecnico, che ovviamente è stato basilare per tutti i risultati sportivi conseguiti, ma anche di tutti coloro che magari fanno quel lavoro oscuro ma non meno importante. Comincerei a citare i componenti del consiglio direttivo che ha mantenuto un nucleo solido e coeso negli anni non rinunciando anche a confronti e a dialettiche importanti ma costruttive, a tutti gli sponsor che ci hanno sin qui supportato, ai dirigenti dei vari gruppi che si sono sempre prestati con la massima disponibilità ad essere l’anello di congiunzione tra la società e le famiglie ed, infine, le famiglie stesse e tutti gli atleti che hanno compreso e avallato il nostro metodo di lavoro, talvolta molto intenso, che viene richiesto ai ragazzi (sin dal minibasket) per poter comunque competere ai livelli che ci hanno, negli anni, visti protagonisti in tutte le categorie, dal minibasket alla prima squadra”.
Puntata 1 – Il Presidente Gianni Bergamaschi
Puntata 2 – Il vicepresidente e fondatore Carlo Filabelli
