Riccardo Musumeci è una delle novità di questa stagione che purtroppo deve ancora iniziare. Nato nel 2002, dopo tutto il percorso giovanile all’Olimpia è arrivato al Milano3 per il suo primo approccio al basket senior.
Un legame nato sul parquet – “La passione per la pallacanestro è nata quando ero molto piccolo, guardando le partite in tv. All’età di sei anni andai al Forum per assistere alla mia prima gara dal vivo e da quel momento mi sono innamorato di questo sport. Grazie alla passione unita ad una grande dedizione sono riuscito a togliermi diverse soddisfazione durante il mio percorso giovanile, come quella di essere stato selezionato ed aver poi fatto parte del prestigioso settore giovanile dell’Olimpia Milano”.
Gli anni con l’Olimpia Milano – “La mia avventura con l’Olimpia Milano è iniziata all’età di 12 anni. Venivo da una società dell’oratorio (Atletico Barona), quando decisi di fare un provino senza troppe aspettative e mi presero. Da quel momento ho cominciato a fare numerosi sacrifici pur di non perdermi neanche un allenamento, con l’obiettivo di lavorare duramente. Ed infatti sono sono rimasto fino allo scorso anno all’Olimpia Milano. Lì si respira un ambiente davvero bello per chi ha voglia di lavorare e rappresenta una rampa di lancio per bambini e ragazzi che sognano di diventare giocatori professionisti. Ho avuto l’onore di esordire in Serie A (Riccardo ha segnato i suoi primi punti nella sfida contro Pistoia nel 2018) e di aver conosciuto giocatori come Mike James e Sergio Rodriguez. Inoltre, nel 2018 quando Milano vinse la Supercoppa a Brescia ero tra i 12 a referto. Insomma, ho vissuto ciò che molti chiamano sogno”.
La squadra del cuore – “In italia ho sempre tifato per l’Olimpia Milano, un po’ perchè è la squadra della mia città e un po’ perché ne ho fatto parte per sei stagioni. Invece, oltreoceano tifo i Brooklyn Nets”.
The Black Mamba – “Durante tutta l’infanzia, la mia fonte d’ispirazione è stata Kobe Bryant. Sono cresciuto guardando i suoi video e credo che la sua morte sia stata una grandissima perdita. Kobe sarà sempre un esempio da seguire e da ammirare. Negli ultimi anni, devo dire che sono rimasto affascinato molto dal modo con cui giocano Shved e Rodriguez”.
Dalla n° 11 alla n°18 – “Negli anni precedenti ho sempre giocato con la maglia numero 11, perchè è un numero che mi ha sempre portato fortuna. Quest’anno avrò la n°18, che non ha nessun significato particolare se non rappresentare la mia età e quindi spero che porti bene”.
Il sogno rimane vivo – “Ho sempre pensato di poter diventare un giocatore professionista sennò adesso non giocherei a pallacanestro. Ho lavorato tanto per cercare di raggiungere questo sogno, perchè non bisogna mai arrendersi anche se qualcosa ti sembra irraggiungibile. Credo molto nelle mie capacità e so che lavorando ancora molto duramente posso farcela”.
Un nuovo capitolo con il Milano3 Basket – “Rappresenta per me un’opportunità dove migliorare, crescere e fare esperienza. La società è seria e competitiva, allenatori e giocatori sono tutti molto preparati e diligenti. Non vedo l’ora di tornare in campo per allenarmi e dimostrare le mie capacità”.
Lorenzo Lubrano