Tre campioni nella “Hall of Fame” del Milano3 Basket: Picco, Bassi, Abante

La nostra sede si è arricchita dalla maglia di tre campioni che hanno vestito per tanti anni la divisa del Milano3 Basket ed hanno contribuito a portarla alla ribalta regionale e nazionale in tutti questi anni. Mattia Picco, Gabriele Bassi e Michael Abante entrano definitivamente e per sempre nella nostra storia!

Ragazzi splendidi con una passione straordinaria per il basket che li ha contraddistinti per tutto il loro percorso sul parquet, Mattia e Gabriele hanno smesso un paio di stagioni orsono, mentre purtroppo Mike si è dovuto arrendere al tragico destino che lo ha portato via ai suoi cari nel gennaio scorso a causa di un maledetto incidente stradale.
Mattia Picco, il simbolo di quello deve essere uno dei “Massicci”, cuore, passione, volonta di superare sempre l’ostacolo e un acume tattico davvero incredibile che lo ha reso un perno della nostra difesa negli anni.
Campione d’Italia nel 2000 con la “mitica” squadra del 1983, per citare solo il più importante dei suoi trofei giovanili, ha poi trionfato anche nel campionato di C2 nel 2011 che ci ha permesso di entrare nel mondo della C1.
Al Milano3 Basket dalla prima elementare fino al ritiro avvenuto a 32 anni (tranne un parentesi di pochi mesi) è stato protagonista di un clamoroso gesto di affetto nei confronti della sua squadra quando nel maggio passato è tornato sul parquet per i playoff di C Gold in gara 2 e gara 3 per aiutare i suoi compagni alle prese con problemi di infortuni.
Gabriele Bassi, anche lui classe 1983, è stato praticamente il “gemello” in tutto e per tutto lungo tutto la strada percorsa insieme con il Milano3 Basket  partire dal suo arrivo ai tempi della quinta elementare. I grandi trionfi con il settore giovanile, l’avventura anche con i più grandi del ’79 dove giocavano i loro reali fratelli maggiori, le soddisfazioni con la prima squadra con la quale hanno vinto insieme il campionato nel 2011. Un giocatore dal talento straordinario, un vero ballerino del parquet, che ha saputo anche comprendere che dove non arrivava il talento (tanto) poteva arrivare il sacrificio (ancora di più) diventando un difensore insuperabile. Nonostante i tanti infortuni, ha saputo sempre rialzarsi perchè lui è l’emblema di quel che significa “for the love of the game”.
Il loro ritiro è stato naturale con l’avanzare dell’età, mentre non avremmo mai voluto ritirare il “44” di Michael Abante, il cui tragico destino ce lo ha strappato l’11 gennaio 2017 a soli 18 anni. Era tornato nelle Filippine solo da un anno, un talento puro, uno di quelli che segnava quando lo voleva lui. Ha giocato nelle nostre giovanili, inframezzati anche da un’esperienza all’Olimpia, a 16 anni aveva già esordito in Serie C1 perchè i suoi 180 cm erano un limite solo solo per gli avversari. Rimarrà per sempre il nostro campione!

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